"L'Italia
va in vacanza" è la prima di una serie di mostre che
intendono presentare al pubblico le Collezioni di Fotografia del
MAXXI Architettura con un taglio curatoriale di volta in volta
diverso.
La collezione si compone ad oggi di oltre 1000 fotografie acquisite
a partire dal 2003 tramite progetti di committenza legati ai temi
del paesaggio, del territorio
e dell'architettura. Costituisce un bacino ricchissimo di immagini legate principalmente
all'identità - non solo "fisica" - del nostro Paese.
Il tema scelto per questo primo appuntamento,
in concomitanza con il periodo estivo, illustra le molteplici
declinazioni della
vacanza nel Bel Paese attraverso lo sguardo - a volte ironico,
in alcuni casi più poetico, ma quasi sempre critico - degli
undici fotografi in mostra.
Dall'affollamento costiero all'assedio delle città d'arte, dai parchi
tematici ai borghi medievali: un viaggio dalla Sicilia al Trentino tra vizi
e virtù del nostro "fare vacanza".
Sono immagini forse deludenti per chi si aspettava di trovare visioni edulcorate
da cartolina, ma certamente stimolanti per ragionare sulla reale connotazione
del paesaggio contemporaneo e su quanto esso sia condizionato dalla presenza
e dall'azione umana, anche quando apparentemente innocente e spensierata.
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Con
le fotografie realizzate per atlante 003 intorno ai parchi appenninici
del
centro Italia, Battaglia (Gela 1958) ci racconta con uno sguardo
ironico - di fronte a un paesaggio che vuole sembrare naturale
ma che spesso si rivela iperprogettato - un altro tipo di vacanza:
quella degli agriturismo in collina e delle seconde case in borghi
medievali ristrutturati. Un turismo che non ama definirsi tale,
forse in virtù della maggiore consapevolezza ambientale
ma, anch'esso, ricco di implicazioni e di ricadute sulla configurazione
del paesaggio contemporaneo: «Viaggio d'ospitalità fugaci
di ex dirigenti d'azienda in dimore seconde o terze ricavate
da mulini ricablati di fino.
E'
il tempo della rinascita; quello del confezionare marmellate
mantecate a fiamma lenta, al suono
della consultazione omeopatica del fluire dei titoli in borsa.
Lungo le strade, radi cartelli indicano futuri cantieri nei
quali il virgolettato recita: "... in atmosfera antica...
rifiniture adeguate all'ambiente... offresi". E potrei ancora
dire di hotel, ma che dico, amici patrizi con tenuta dai quali
trascorrere
veri distacchi dal mondo... Lontani cantieri miniati parlano,
più che di grandi scavi, di minuziose sabbiature; più che
di colate, di filologiche spazzolature con pasta di autentico
centro storico. La bellezza un lieve controcanto che comprende
appena la potenza di aure mistiche ancora sparse».
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