LA ROSA E IL PAVONE

di Claudia Zanfi

"La meraviglia è una sorpresa improvvisa dell'anima per cui essa si volge a considerare con attenzione gli oggetti che le sembrano rari ed eccezionali"

Cartesio, Le passioni dell'anima

Rappresentazione di oggetti in uno spazio limitato, esplorati su un tavolo, in un giardino o in un angolo della casa. Siamo oltre qualsiasi forma di realismo, ad un passo dal generico simbolico.
Quella che viene qui presentata è una fotografia di idee, espressa per allusioni di immagini, per iterazione di oggetti, per ritmi. Ritmi che vogliono essere sentimenti, emozioni, non solo fatica, lavoro, azione, ma anche fatalità, costruttività, continuità in qualche modo dei soggetto reale; sono la trasformazione in sentimento dei gesti che costituiscono il mestiere di fotografo.
Cosi l'oggetto fotografato si fa passione, prende lo spettatore e lo coinvolge direttamente per forza di regia formate, di messa in scena, per strutturazione di piani, di toni, di colori, di spezzature, di influenze, di vibrazioni.
Un artista-fotografo compone, con rapidità di visione, articolazioni di prospettive e integrazioni di oggetti, simultaneità di racconto ed emotività dei motivo prescelto, dei suoi effetti e della rivelazione che ne deriva.
A volte l'oggetto fotografato è una rosa, a volte un pavone, rappresentazione ideale dei due lati di ogni gesto creativo. La rosa appartiene al mondo femminile, è cristallina, riservata; nata dal sangue di Afrodite è sorta a simbolo dell'amore e della passione.Il pavone è il tuono, maschile, irrequieto, ritenuto dagli antichi il simbolo dei sole per la sua coda a forma di ruota. Nelle leggende indiane esso rappresenta la dignità e vive nei giardini di rose. Passeggiando in un cortile dal profumo di zagare e del raro colore di un roseto in fiore, Battaglia vede un pavone, uccello superbo e dignitoso, simbolo dei cosmo e dei grandi corpi celesti; lo fotografa e il giorno successivo lo riporta sulla tela. Così, nell'individuazione di forme e colori, nelle luci che determinano l'oggetto, il fotografo si guarda indietro e ripercorre idealmente il tempo di Antonello, pittore di Messina. […]

Claudia Zanfi,
in La rosa e il pavone. Immagini Fotografiche, Spazio Lanzi Galleria delle Arti, Bologna 1996


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