
• Budapest
2018 – UNGHERIA
Budapest
Tutti hanno o dovrebbero avere una idea del Paradiso o hanno ascoltato racconti e letture su questo luogo immaginato sin dalle ere remote. Ecco, le terme di Budapest direi che generano questa condizione e forse, stringendo ambiti e somiglianze, sottendono primordiali stadi di permanenza fetale, della quale in questo luogo ne avvertiamo il ricordo. Si, perché durante queste riprese, molti sono stati i tratti amicali, le condivisioni emozionali, i sorrisi diffusi, i multisensoriali approcci sulle estensioni sensitive dei corpi presenti. E non mancano rade sculture che sottendono forti temi sociali, rappresentanti uomini con vessilli rivoluzionari o pugni stretti o varie mani congiunte, il tutto a rappresentare ideali comuni e tendenze, sogni, matrici del vivere sociale.
BUDAPEST
Ho incontrato Budapest durante la stagione invernale, con molto freddo. Nessun approccio per angoli, paesaggi narrativi, stupori edilizi. Mi sono concentrato quasi unicamente su una sorta di perla sensoriale, una sontuosa piscina che monopolizzava, sostituendola, il concetto di piazza. La piscina elargiva copiosamente le sue acque calde ai visitatori. Tutti si trovano in un presente fatto di sogni e benessere. Le separazioni sociali e sessuali sparivano in affettuosi momenti di condivisione, che l’esterno non poteva offrire. Mi limitai quindi a registrare dialoghi posturali tra le persone, godimenti esternati, sorrisi come sciarpe che avvolgono…