Singapore

Mi occupo di fotografia da quasi quaranta anni, motivato da un bisogno, da uno stupore, da un mutare costante delle domande e delle ricerche che hanno accompagnato la mia crescita. Visione di territori e usanze che circondano le persone, tassonomie di genti in cataloghi che non avevo mai sfogliato. Così, per esempio, una foto che amo molto, è quella realizzata a Singapore, confluenza eccezionale di economie e culture dove convergono forze sottili del vivere, declinazioni dell’apparire, pause durante lo stupirsi dell’esistenza. Due persone, indossano mute variopinte, a coprire testa e persino le gambe, sono in attesa di un bagno. Davanti lembi di una piscina urbana dove, certamente è assente il grande testimone, l’Orizzonte, ma le onde selvagge sono ricreate con meccanici stratagemmi.